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Il Taiji Quan per la demenza cognitiva

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Pagina pubblicata in data 8 agosto 2023
Aggiornata il 9 agosto 2023

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Con il termine demenza si descrivere un generico declino delle facoltà mentali sufficientemente grave da interferire in modo significativo con la vita quotidiana di una persona. La perdita di memoria ne è un esempio.

L'Alzheimer è forse una delle forme di demenza più note. Anche per la sua "notevole" diffusione. In Europa si stima che rappresenta il 54% di tutte le demenze con una prevalenza nella popolazione che supera i 65 anni di età del 4,4%.

Secondo l'Alzheimer's Association, le donne di 45 anni hanno il 20% di probabilità di sviluppare l'Alzheimer nel corso della vita. Gli uomini della stessa età hanno una probabilità del 10%.

Con il progressivo invecchiamento della popolazione, il fenomeno della demenza è tenuto molto in considerazione dalla comunità medica. Il motivo è dettato dal fatto che un'ampia diffusione della demenza potrebbe portare ad un enorme onere per la nostra società, sotto differenti aspetti, sia sociali che economici.

L'età media della popolazione mondiale, infatti, è in aumento. Entro il 2050, si stima che il 21,1% della popolazione mondiale avrà più di 60 anni.

Individuare le possibili cause e/o le possibili cure che possano ridurre o rallentare l'insorgenza della demenza, è fondamentale per la salute delle persone e per la tenuta della società.

Differenti ricerche scientifiche hanno evidenziato che la pratica dell'esercizio fisico, fra i molti benefici, offre la possibilità di stimolare le funzioni cognitive.

Fra le molte ricerche che sono state condotte, non è stato "trascurato" di osservare e monitore gli effetti della pratica del 太极拳 tàijí quán sullo stimolo delle funzioni cognitive. Alcune ricerche, infatti, si sono poste l'obiettivo di valutare criticamente l'effetto della pratica del 太极拳 tàijí quán sulle funzioni cognitive, esecutive e sulla memoria nelle persone anziane.

L'esecuzione degli esercizi motori caratteristici del 太极拳 tàijí quán richiede la coordinazione di differenti funzioni cognitivi con il corpo, offrendo di conseguenza molti aspetti positivi. Fra questi, ad esempio, il potenziamento delle funzioni cognitive e della memoria, in particolare sulla memoria di lavoro e sulla memoria verbale.

Sono differenti i sintomi clinici delle persone affette da demenza, che di solito si presentano sotto forma di disturbi cognitivi, come la perdita di memoria, problemi di disattenzione, errori di calcolo, mancanza di ragionamento logico e disorientamento.

Oltre ai deficit cognitivi, le persone con demenza possono anche sperimentare alcuni cambiamenti a livello psicologico e fisico. Si possono manifestare, ad esempio, cambiamenti nella personalità e sbalzi d'umore improvvisi. Si osserva spesso che i pazienti con demenza si sentono ansiosi, depressi e possono diventare verbalmente e fisicamente aggressivi.

Man mano che la malattia progredisce, questi sintomi influenzano gradualmente la loro capacità di mantenere le loro attività di vita quotidiana, il che porta alla perdita della propria autonomia.

I farmaci oggi a nostra disposizione, come gli inibitori dell'acetilcolinesterasi e la memantina, hanno un'efficacia limitata e spesso presentano effetti collaterali sostanziali.

Le neuroscienze ci hanno permesso di comprendere che il cervello è plastico. Neuroplasticità che è notevolmente stimolata dalla ripetizione di gesti lenti, precisi e svolti con concentrazione.

Eseguire movimenti con lentezza, cercando di compierli con precisione e grande concentrazione, può aiutare i pazienti con demenza nella conservazione e/o nel ripristino delle funzioni cerebrali (o quanto meno di rallentare gli effetti degenerativi della demenza), anche quando il cervello ha un danno patologico di una certa entità.

Negli ultimi anni, visto la limitata capacità dei farmaci di riuscire a contenere gli effetti della demenza, si è sviluppata una grande attenzione nei confronti dell'approccio non farmacologico per migliorare le capacità cognitive delle persone.

Molti studi, alcuni dei quali gli ho riportati alla fine di questo articolo, suggeriscono che l'esercizio fisico che richiede il coinvolgimento della coordinazione della mente e del corpo può prevenire efficacemente l'insorgenza della demenza ritardando il declino cognitivo.

Come ho scritto nell'articolo "Attività motoria, memoria e salute mentale", il 太极拳 tàijí quán è un sistema completo, e può essere svolto attraverso movimenti fisici lievi e moderati, garantendo un certo grado di sicurezza alle persone anziane. La sua pratica richiede un certo grado di concentrazione mentale, e pone grande attenzione allo spostamento del peso sui piedi, stimolando il senso dell'equilibrio del corpo. La combinazione di questi fattori con movimenti delicati e fluidi, ponendo attenzione alla respirazione, determina un mix di fattori che offrono molti vantaggi nella prevenzione del decadimento delle capacità cognitive.

La pratica di questa disciplina stimola i muscoli rafforzandoli, in particolare quelli degli arti inferiori. Assieme allo stimolo del senso dell'equilibrio, porta ad una considerevole riduzione del pericolo di cadute.

Per questi motivi l'American Geriatrics Society raccomanda nelle sue linee guida per prevenire il decadimento cognitivo la pratica del 太极拳 tàijí quán.

Uno studio randomizzato condotto su persone anziane cinesi non affette da demenza, condotto da James A. Mortimer, suggerisce che la pratica del 太极拳 tàijí quán stimola l'aumento del volume del cervello e migliora la funzione cognitiva in modo più efficace rispetto alla sola interazione sociale.

Le prove hanno anche dimostrato che il 太极拳 tàijí quán offre gli esercizi più appropriati per gli individui con demenza nelle fasi iniziali. La pratica aiuta a migliorare la qualità della vita, in quanto stimola la ricostruzione dei neuroni, costituendo una "terapia" da affiancare a tutti gli altri approcci per rallentare l'insorgenza della demenza.

Altri studi hanno osservato che l'attività motoria offerta dal 太极拳 tàijí quán migliora l'umore e allevia i problemi psicologici nelle fasi iniziali o intermedie della demenza e ha anche ridotto significativamente i disagi del "caregiver" famigliare.

Esercizi come il condizionamento per il 推手 tuīshǒu (gli esercizi noti come "mani appiccicose"), che sono svolti in coppia, stimola un'interazione "intima" fra le persone e allo stesso tempo stimola il coordinamento delle mani e il suo trasformarsi in gioco influenza in modo positivo l'umore delle persone. Le ricerche hanno messo in evidenza che il "buon umore" è un fattore positivo nelle persone affette da demenza.

Non solo il 太极拳 tàijí quán è uno strumento ottimale al contrasto della demenza, ma anche la pratica del 八段锦 bā duàn jǐn offre metodiche che stimolano il cervello. La sequenza del 八段锦 bā duàn jǐn, ad esempio, stimola l'aumento del volume della materia grigia negli anziani. Uno studio di imaging cerebrale pubblicato nel 2017, intitolato "Tai Chi Chuan and Baduanjin increase grey matter volume in older adults: a brain imaging study" mostra come la pratica del 太极拳 tàijí quán e del 八段锦 bā duàn jǐn focalizzano l'attenzione del praticante sulla postura del corpo, stimolando un migliore funzione della memoria spaziale.

Rispetto al 太极拳 tàijí quán che richiede un notevole grado di equilibrio dinamico e di muovere il corpo con gesti complessi, l'esecuzione del 八段锦 bā duàn jǐn è molto più semplice, di conseguenza è più facile per i praticanti concentrarsi sulla coordinazione del corpo e della mente.

Lo studio ha messo in evidenza che 12 settimane di esercizio intensivo in gruppo, possono modulare la memoria globale, oltre a migliorare aspetti specifici delle funzioni della memoria. Contribuendo al contrasto del declino cognitivo.

Non solo il 太极拳 tàijí quán attira l'attenzione dei ricercatori. Fra le attività che stanno attirando l'attenzione dei ricercatori, infatti, ci sono anche i videogiochi appositamente progettati per coloro che presentano un decadimento cognitivo.

I videogiochi che stimolano il cervello in un determinato modo stanno, infatti, attirando l'attenzione dei ricercatori impegnati nella lotta contro la demenza.

Sul mercato stanno iniziando ad essere presenti videogiochi che offrono la possibilità di stimolare il cervello con una serie di esercizi che stimolano la velocità, l'attenzione e la memoria. I ricercatori stanno studiando se questi giochi di "allenamento cerebrale" possano aiutare a prevenire o ritardare il deterioramento cognitivo legato all'età.

È importante sottolineare che non mi riferisco ai videogiochi che si utilizzano normalmente con console come la Playstation o la Xbox. Ma a videogiochi progettati appositamente per stimolare il cervello in un preciso modo. In alcuni di essi i giocatori devono distinguere e ricordare suoni, schemi e oggetti, prendendo decisioni immediate che diventano sempre più difficili con l'avanzare del gioco. Ad esempio, un gioco può stimolare l'utente a scegliere due farfalle uguali in uno sciame in una frazione di secondo, prima che l'immagine scompaia.

È presto per affermare che questo tipo di videogiochi aiutano effettivamente a prevenire la demenza. Sappiamo però che bridge, il sudoku e i cruciverba sono utili, con l'unico limite che questo tipo di giochi non stimola ad elaborare le informazioni in modo veloce. Ma sappiamo che la pratica del 太极拳 tàijí quán offre tutto questo.

In un cervello sano, la mielina, che è una sostanza che costituisce la guaina midollare delle fibre nervose e che ha la funzione, oltre che protettiva, isolante nei riguardi della conduzione dello stimolo nervoso, mantiene le fibre nervose tese e densamente raggruppate.

La professoressa Chandramallika Basak, professore associato presso l'Università del Texas a Dallas ha osservato come con l'età la mielina si sfilaccia e si disfa, interferendo con la memoria e la chiarezza di pensiero.

In recenti studi di imaging, il suo team e gli scienziati dell'Università dell'Iowa hanno osservato che le persone che utilizzano giochi di allenamento cerebrale mantengono, o addirittura aumentano, la mielina in alcune parti del cervello rispetto a persone che giocavano a giochi che non richiedono velocità o livelli crescenti di difficoltà.

La pratica del 太极拳 tàijí quán può invece richiedere un grado sempre più difficile degli esercizi e soprattutto può richiedere di eseguire gli esercizi a differenti velocità. Come ho scritto qualche riga sopra, esercizi come il 推手 tuīshǒu possono stimolare il cervello a reagire in modo veloce.

L'interesse per lo studio dei giochi di allenamento cerebrale è cresciuto da quando, nel 2020, un rapporto pubblicato sulla rivista Lancet ha affermato che ben il 40% dei casi di demenza potrebbe teoricamente essere prevenuti o ritardati con cambiamenti dello stile di vita, come la regolazione della dieta e l'esercizio fisico e la gestione dell'ipertensione.

Il training cognitivo, che comprende esercizi al computer, puzzle e bridge, è stato identificato dalle Accademie Nazionali delle Scienze, dell'Ingegneria e della Medicina (NASEM) come un'area promettente della ricerca sulla demenza. Non c'è un'età consigliata per iniziare a giocare a questi giochi, come non c'è un'età consigliata per iniziare a praticare il 太极拳 tàijí quán ed il 气功 qìgōng.

Non è stato dimostrato che i giochi di allenamento cerebrale prevengano la demenza, dichiara il National Institute on Aging, parte del National Institutes of Health. Gli studi condotti finora hanno dato risultati contrastanti sull'efficacia dei giochi. Permangono dubbi sulla loro capacità di produrre miglioramenti effettivi nel lungo termine.

Nel 2019 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato l'allenamento cognitivo per gli adulti più anziani come un modo per ridurre il rischio di demenza, anche se la scienza alla base di questa affermazione non è definitiva.

Il National Institute on Aging sta finanziando 21 studi clinici per cercare di capire quali tipi di giochi possano migliorare fattori come la memoria e l'attenzione e ridurre il rischio a lungo termine di sviluppare la demenza.

Una serie di studi su quasi 3.000 persone, finanziati in parte dal NIA, ha suggerito che i benefici di un corso di esercizi che richiedevano osservazioni rapide e decisioni immediate sembravano aiutare gli anziani a distanza di 10 anni e a ridurre il rischio di demenza del 29%.

L'addestramento nello studio consisteva in sessioni iniziali di 60-75 minuti in cui le persone giocavano a giochi di velocità. Secondo Dana Plude, vicedirettore del National Institute on Aging, lo studio non era stato concepito all'inizio per valutare il rischio di demenza. Ma i risultati sono una ragione fondamentale per l'interesse per l'allenamento cognitivo, e il NIA sta attualmente finanziando uno studio clinico da 7 milioni di dollari per testare ulteriormente i risultati.

Giochi come Double Decision, cercano di stimolare e accelerare l'attività neurale e di rallentare il deterioramento della fisiologia cerebrale che si verifica con l'età. Double Decision è venduto da Posit Science, i cui giochi sono offerti in commercio e sono stati utilizzati in studi finanziati dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, dal NIA e da altri enti governativi statunitensi.

Il gioco ripetuto allena il cervello a pensare e reagire più rapidamente, a concentrarsi meglio e a ricordare meglio, afferma Michael Merzenich, direttore scientifico di Posit Science.

La pratica del 太极拳 tàijí quán stimola il nostro cervello con esercizi ripetuti, richiedendo al cervello di concentrarsi, di ricordare le sequenze che si apprendono, e gestendo la velocità dei gesti compiuti in modo fluido. Il lavoro a coppie stimola le capacità cognitive e trasformandosi in un "gioco" stimola il buon umore e la costruzione di relazioni con le altre persone.

In poche parole, non resta che mettersi a praticare il 太极拳 tàijí quán e il 气功 qìgōng.

Qui di seguito riporto alcune delle molte ricerche scientifiche dedicate al tema del 太极拳 tàijí quán come strumento di prevenzione della demenza cognitiva.

Ricerche menzionate
2012, Changes in Brain Volume and Cognition in a Randomized Trial of Exercise and Social Interaction in a Community-Based Sample of Non-Demented Chinese Elders, James A. Mortimer

2017, Tai Chi Chuan and Baduanjin increase grey matter volume in older adults: a brain imaging study, Jing Tao

2020, Dementia prevention, intervention, and care: 2020 report of the Lancet Commission

Ricerche utili
1997, Self-Report Benefits of Tai Chi Practice by Older Adults, Nancy G. Kutner

2013, The effects of Tai Chi exercise on cognitive function in older adults - A meta-analysis, Yin Wu

2017, The effect of Tai Chi practice on brain white matter structure: a diffusion tensor magnetic resonance imaging study, Jian Yaoa

2017, Efficacy of practising Tai Chi for older people with mild dementia protocol for a randomised controlled study, Jihui Lyu

2020, Dose-Response Association of Tai Chi and Cognition among Community-Dwelling Older Adults A Systematic Review and Meta-Analysis, Mei-Lan Chen

2020, Effect of Tai Chi on Cognitive Function among Older Adults with Cognitive Impairment - A Systematic Review and Meta-Analysis, Renjun Gu

2022, Determining Whether Tai Chi Chuan Is Related to the Updating Function in Older Adults: Differences Between Practitioners and Controls, Yuan Yang

Pratica la tua conoscenza.
實履真知
shíjiàn zhēnzhī

Francesco Russo

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BREVE PROFILO DELL'AUTORE
Francesco Russo, consulente di marketing, è specializzato in consulenze in materia di "economia della distrazione".

Nato e cresciuto a Venezia oggi vive in Riviera del Brenta. Ha praticato per molti anni kick boxing raggiungendo il grado di "cintura blu". Dopo delle brevi esperienze nel mondo del karate e del gong fu, ha iniziato a praticare Taiji Quan (太極拳tàijí quán).

Dopo alcuni anni di studio dello stile Yang (楊式yáng shì) ha scelto di studiare lo stile Chen (陳式chén shì).

Oggi studia, pratica ed insegna il Taiji Quan stile Chen (陳式太極拳Chén shì tàijí quán), il Qi Gong (氣功Qì gōng) e il DaoYin (導引dǎoyǐn) nella propria scuola di arti marziali tradizionali cinesi Drago Azzurro.

Per comprendere meglio l'arte marziale del Taiji Quan (太極拳tàijí quán) si è dedicato allo studio della lingua cinese (mandarino tradizionale) e dell'arte della calligrafia.

Nel 2021 decide di dare vita ad una rivista dedicata al Taiji Quan (太極拳tàijí quán), al Qi Gong (氣功Qì gōng) e alle arti marziali cinesi in generale, che fosse totalmente indipendente da qualsiasi scuola di arti marziali, con lo scopo di dare vita ad uno strumento di divulgazione della cultura delle arti marziali cinesi.

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一口氣。一套太極拳。一個世界。
Yī kǒuqì. Yī tào tàijí quán. Yīgè shìjiè.

—— 龍小五

Un solo respiro. Una sola sequenza di Taiji. Un solo mondo.
—— 龍小五

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